FOTOTRAPPOLA: tutto ciò che non possiamo, non riusciamo, non vogliamo vedere.

lunedì 30 luglio 2012

Peio Fonti-Rifugio Scoiattolo-Rifugio Mantova al Vioz-Monte Vioz-Punta Linke e ritorno



Venerdì 27 luglio 2012. Enrico mi propone un giro da paura. Impossibile dire di no. Alle 6 e 15 partiamo in direzione Peio Fonti. Alle 7 e 30 siamo al parcheggio degli impianti di risalita. Saliamo comodamente in cabina fino al Rifugio Scoiattolo (1998). Adesso tocca a noi. Seguiamo la strada sterrata fino al cartello che indica la direzione per il Monte Vioz (3645).



Il Rifugio Mantova (3535) si vede eccome, ma è incredibilmente lontano. La fatica sarà tanta. Il 105 sale tra le rocce, è abbastanza comodo anche se non dà tregua. La salita è costante e molto molto panoramica.






Superiamo quota 3000. Ci siamo quasi. Ecco la croce e il rifugio. Una pausa è più che meritata. Ripartiamo perché dobbiamo salire ancora. Siamo sulla cima. Spettacolo.




Giriamo a ovest in direzione Punta Linke (3632). Attraversiamo senza problemi la Vedretta del Vioz e dopo poche centinaia di metri siamo sulla cima. Quattro guide alpine sono al lavoro per il recupero dei resti di una teleferica militare austro-ungarica della Prima Guerra. Sembra di essere in miniera.








Pranziamo con le guide alpine. Quassù il silenzio è diverso, forse perché sembra di toccare il cielo con un dito. E' ora di tornare a casa anche perché il cielo ha un brutto colore. Seguiamo lo stesso sentiero dell'andata. Eccoci agli impianti in tempo per l'ultima corsa. Finalmente una birra.




Mi mancava lo stare così in alto. Mi ricorderò dell'orzetto preso a 3500 m di quota in compagnia di Enrico. Di questa giornata porto a casa tutto.

domenica 29 luglio 2012

martedì 24 luglio 2012

Sporminore-Malga Campa (Malga Campodenno) e ritorno via Bait de le Bale



Martedì 24 luglio 2012. Pomeriggio di libertà. Alle 11 e 30 sono al parcheggio del campo sportivo di Sporminore. Anche oggi il meteo è incerto. In prossimità del bivio in località Plan de le Frate (620) seguo il 361 in direzione Malga Campa (1978). Comincia una ripida salita adatta a chi vuol fare tanta tanta fatica. Sono in un bosco di faggio e il sentiero è ricoperto dalle foglie umide che lo rendono scivoloso.





Esco dal bosco in località La Pellegrina (1220) e seguo la forestale che si sviluppa lungo una serie di tornanti. Altri 400 m di dislivello e il sentiero si trasforma in traccia. La pendenza è sempre elevata. Purtroppo cominciano a cadere le prime gocce di pioggia. Manca poco ma non so cosa fare. Decido di proseguire. Ecco la malga con i pascoli e Cima Borcola. Le vacche pascolano solitarie. Piove. Il mio giro si ferma qua. Non è il caso di proseguire. Sono le 14. Mangio qualcosa.







Torno indietro. Stavolta però seguo il 362 in direzione Lover. Il sentiero, a causa delle abbondanti piogge di questo periodo, si è trasformato in un letto di un fiume. A causa della forte pendenza la discesa non è semplice. La strada spiana e raggiungo il Bait de le Bale (1374). Continuo a scendere e raggiungo Pozze di Lover (670). Gli scout sono accampati. Proseguo e sono al punto di partenza.








Giro bellissimo. L'ideale per fare fatica dall'inizio alla fine. Accidenti alla pioggia. Volevo arrivare a Malga Sporminore e chiudere l'anello. Ritenterò.

lunedì 23 luglio 2012

Andalo-Rifugio La Montanara-Rifugio Croz dell'Altissimo e ritorno via Pradel e Malga di Tovre. Quanta fatica per vedere il raponzolo delle rocce



Sabato 21 luglio 2012. Anche oggi con Roberto dobbiamo rinunciare al giro del Piz Galin (2441) causa maltempo. Alle 8 siamo in località Val Biole. Dopo i primi passi cominciano a cadere le prime gocce. Seguiamo il 340 e raggiungiamo il Rifugio La Montanara (1525). La nebbia è un muro.





Al bivio proseguiamo lungo il 340 bis in direzione Rifugio Croz dell'Altissimo (1430). La discesa è molto bella, a tratti selvaggia. Poco prima di arrivare al rifugio un acquazzone ci ricorda che era meglio starsene a casa. Finalmente al riparo. Una cioccolata calda è più che meritata. Dopo un'ora prendiamo la via di casa.




Raggiungiamo l'Albergo Pradel (1367). Finalmente esce il sole. Almeno per un momento. Saliamo a Malga Tovre (1461), un saluto all'asino e rientro a casa.






Posti noti ma ogni volta regalano qualcosa di diverso. Ecco un magnifico Raponzolo delle rocce. Incredibile.