Sabato 10 agosto 2013. Il cielo è nitidissimo. Naturale dopo il temporale della notte precedente. Parto presto in direzione di San Lorenzo in Banale. Parcheggio poco più avanti del Ponte di Baesa e inizio a risalire il sentiero 349. Queste pendenze me lo ricordo eccome. In prossimità della teleferica tengo la sinistra e, dopo una breve discesa, giungo ai Masi Jon.
Mi addentro nel cuore della valle. La traccia è marcata, merito anche delle vacche portate in alpeggio. Giungo ai ruderi della Malga Binasia di Andogno (1401). Da qui in avanti l’altezza dell’erba bagnata si mantiene costantemente sopra il metro. Una vera goduria.
Finalmente esce il sole. Poco prima di Malga Asbelz (1946) intercetto il noto 349. Faccio una breve pausa. Mi avvio al lago d’Asbelz. Lo specchio d’acqua è ormai ridotto ad una pozzanghera poco profonda.
Abbandono la traccia principale e mi incammino in direzione nord. Un numeroso branco di mufloni scende dagli sfasciumi della Crona Vecchia e attraversa l’intera Busa del Lago.
Risalgo il valico posto sulla sinistra di Cima Forcolotta (2504). Eccomi alla Forcoletta di Jon (2339), detta anche “i confini” in quanto delimita i territori dei Comuni di San Lorenzo, Stenico e Dorsino. Da questo squarcio di roccia si possono sentire i suoni della Val d’Algone. Spettacolo.
E’ ora di ripartire. Giunto nuovamente alla malga percorro il 349 che si mantiene costantemente più alto della traccia seguita all’andata. Solo dopo il Pian del Vel cala bruscamente fino ad intercettare, poco sotto i Castioni, la teleferica. Sono al punto di partenza.
La vera bellezza selvaggia di questa valle la si cattura solamente risalendola dal sentiero che parte dai Masi Jon. La traccia non sempre è evidente, ma per la maggior parte segue il letto del Torrente di Jon, ora prosciugato. Il giro presenta uno sviluppo complessivo di quasi 16 chilometri per un dislivello di circa 1400 metri.