FOTOTRAPPOLA: tutto ciò che non possiamo, non riusciamo, non vogliamo vedere.

sabato 23 novembre 2013

Tanta neve fresca a Malga Ceda di Villa Banale

Venerdì 22 novembre 2013. Raggiungo Molveno e parcheggio all'imbocco del 326, che percorro fino ad intercettare la lunga forestale che sale a Malga Andalo (1356). Gli alberi sono carichi di neve fresca. In alcuni punti la vista sul Lago di Molveno lascia senza fiato. La neve mi arriva al ginocchio. Ignoro il bivio per Malga Andalo e tengo la sinistra fino a raggiungere Malga Ceda di Villa Banale (1398). Risalgo per qualche decina di metri il sentiero che porta ai ruderi della Malga Ceda Bassa (1443). Da questa posizione rialzata posso godere di un panorama senza pari, dove i colori dell'autunno sono fusi con quelli dell'inverno.








giovedì 21 novembre 2013

Immobile sotto la doccia


Una classica giornata autunnale fatta di cielo grigio, pioggia e nebbia. Almeno per oggi il camoscio può stare tranquillo.

mercoledì 20 novembre 2013

Occhi furbi


Un lungo sguardo accompagna tutta la scena. La faina fiuta l'aria consapevole di essere spiata.

Orso grigio


Una foto imperfetta, ma sufficientemente definita per comprendere la mole dell'animale.

domenica 17 novembre 2013

Pregasina-Nodice-Bocca da Lé-Cima Strussia-Cima Al Bal-Monte Guil-Prati di Guil-Passo Guil-bivio per Monte Carone e ritorno via Passo Rocchetta e Malga Palaer


Sabato 16 novembre 2013. Marco mi propone un'escursione super panoramica partendo da Pregasina, una frazione di Riva del Garda. Raggiunto l'abitato, parcheggiamo nei pressi della chiesa. Qui imbocchiamo subito il sentiero 422.


Usciti dalla pineta il panorama è semplicemente grandioso. Seguiamo il segnavia con l'indicazione "Scala Santa". Si tratta di una scalinata scavata nella roccia, attrezzata con cordini, che costeggia baraccamenti militari. Il punto culminale è il Nodice (859). Ci muoviamo tra trincee e gallerie fino alla Bocca da Lé (780).




Proseguiamo lungo il ripido 430. Guadagnamo rapidamente quota. Alcuni passaggi su roccia meritano attenzione. Il sentiero prosegue ora in cresta. In successione raggiungiamo Cima Strussia (1237), Cima Al Bal (1259) e il Monte Guil (1322), evitando Cima Nara (1376). Che vista!







Scendiamo prima ai Prati di Guil (1240) e poi al Passo di Guil (1209). Un po' di verde dopo tanta roccia.


Percorriamo la forestale che porta a Baita B. Segalla (1250). Al bivio con la traccia che sale sulla cima di Monte Carone (1621) ci separiamo. Mentre Marco prosegue fino alla Bocca dei Fortini (1245) per poi imboccare il sentiero A. Tosi fino alla cima, io torno indietro. Ritorno al Passo di Guil e scendo il 422. Giunto al panoramico Passo della Rocchetta (1159) opto per la discesa più diretta, ma meno panoramica, che tocca Malga Palaer (949). Seguo le indicazioni per Pregasina fino al parcheggio.


Complessivamente il giro presenta uno sviluppo superiore ai 15 chilometri per un dislivello di circa 1300 metri. Alcuni tratti sono molto tecnici e necessitano di massima attenzione. Il percorso in cresta regala una vista grandiosa sulla Valle di Ledro e sul Garda. Nonostante l'esigua quota, i continui sali e scendi rendono l'itinerario abbastanza impegnativo.


martedì 12 novembre 2013

Lago di Tovel-Bait de la Dena-Malga Tuena-Lago di Tovel



Martedì 12 novembre 2013. Il richiamo della Val di Tovel è troppo forte. Parcheggio nei pressi del lago ed imbocco il sentiero 314 che sale a Malga Pozzol (1632). Fa freddo e il cielo è coperto.


Superato il Pian dela Fontanella abbandono la forestale e comincio a risalire il sentiero 312 (Sentiero della Dena). In più punti è attrezzato per agevolare il superamento dei tratti più esposti. Il panorama sul Lago di Tovel e sulla Valle di S. Maria Flavona è garantito. Superato un bel ponte di legno comapare la prima neve. La traccia sale ancora per poco.




Scollino in prossimità del Bait de la Dena o Malga Denno (1691). La struttura è recente e davvero ben fatta. Il posto è incantevole ed alta domina la Cima delle Palete (2405). Dopo tanto aspettare esce il sole. Tutto cambia. Tutto.




Mi duole il cuore lasciare questo spettacolo della natura, ma bisogna preseguire. Mi muovo sulla traccia che risale la Livezza Grande. Le pendenze non sono mai eccessive. Ad un certo punto abbandono il sentiero principale. Compio una piccola digressione lungo il pendio innevato che mi fa intercettare il sentiero 380 più avanti, ad una quota inferiore. Lo percorro fino al bivio con il 310 che porta a Malga Tuena (1740).





Non appena comincio a calcare i pascoli della malga vengo accolto da un tripudio di colori.




Non mi resta che scendere il ripido 309 che, in breve tempo, mi riporta al punto di partenza.


La splendida giornata ed i colori dell'autunno sono stati lo sfondo perfetto di un quadro cui mancava solo firma. Io l'ho messa e me ne torno a casa pienamente soddisfatto. Il giro misura circa 14 chilometri per circa 1100 metri di dislivello.

domenica 3 novembre 2013

Molveno-Malga Ceda Bassa-Malga Ceda di Villa Banale-Malga Andalo-Molveno


Venerdì 01 novembre 2013. Anche questa settimana il richiamo della Val Ceda è troppo forte. Parcheggio all'inizio del 332 e percorro il sentiero con vista sul Lago di Molveno. Poco più avanti del Croz dei Pegolotti intercetto il 326. Dopo l'iniziale tratto su forestale seguo la ripida traccia che porta ai noti ruderi della Malga Ceda Bassa (1443). Il cielo si copre, meglio muoversi. Al bivio per Malga Andalo (1356) abbandono la traccia principale e scendo a Malga Ceda di Villa Banale (1398). Poco più avanti si trova il Rifugio Malga Andalo, che raggiungo.




Scendo il comodo 332 che mi permette di raggiungere il Croz dei Pegolotti, chiudendo così l'anello.
Un giro semplice ed intuitivo che tocca le malghe della Val di Ceda. Lo sviluppo complessivo misura 8 chilometri, per un dislivello di poco inferiore agli 800 metri.