FOTOTRAPPOLA: tutto ciò che non possiamo, non riusciamo, non vogliamo vedere.

domenica 20 gennaio 2013

martedì 15 gennaio 2013

Alpe di Luson: ciaspolata a Cima Lasta (Astjoch o Burgstall)



Sabato 12 gennaio 2013. Rita e Claudio mi propongono una ciaspolata sull'Alpe di Luson. Parcheggiamo la macchina in un ampio parcheggio posto qualche tornante a nord dell'abitato di Luson, a quota 1660 m. La giornata è magnifica, con un sole grande così. Il sentiero numero 3 sale inizialmente ripido, ma in pochi minuti ci porta oltre il limite della vegetazione. L'altopiano dell'Alpe di Luson è davvero grandioso con chilometri di sentieri e piste per lo sci di fondo. La vista è pressoché infinita.


  
Proseguiamo lungo il 67. Le pendenze aumentano notevolmente. Ecco la croce di Cima Lasta o Astjoch (2194). Soffia un vento gelido che obbliga ad una sosta breve. Le foto si susseguono. Il posto merita, davvero. Scendiamo ad est lungo il pendio fino ad intercettare il sentiero numero 12, che seguiamo fino al Rifugio Kreuzwiese o Prato Croce (1924).








Per la gioia di tutti si mangia. Io e Rita ordiniamo un orzetto, Claudio svariati etti di pasta. Gli strauben sono la ciliegina sulla torta. Ripartire non è semplice. La bellezza dell'itinerario mi regala ancora tante foto, fino alla fine.



Un giro meraviglioso, lo posso definire così, che regala grandi soddisfazioni. Lo sviluppo complessivo misura poco più di 14 chilometri per un dislivello di circa 750 metri.
Non potevo passare una giornata migliore. Rita e Claudio mi hanno fatto un gran regalo. 

domenica 6 gennaio 2013

Bolentina-Mas de Mez-Mas de la Cros-Malga Bolentina Alta-Bivacco Dino Marinelli-Malga Bolentina Bassa-Bolentina



Sabato 5 gennaio 2013. Sembra primavera. Parcheggio poco sopra l'abitato di Bolentina (1194). Dopo alcuni tornanti sono il località Mas de Mez. Seguo il sentiero 119b che sale inizialmente ripido nel bosco.



Il lariceto è favoloso. Raggiungo Mas de la Cros (1601). La vista è a dir poco sconfinata. Potrei salire lungo i pascoli innevati, ma opto per la forestale principale. Dopo alcuni tornanti sono alla Malga Bolentina Alta (1822).




Le tracce del sentiero 119 sono evidenti. Le seguo. Superato il limite della vegetazione mi trovo davanti il Cimon di Bolentina (2287). Le pendenze sono ora sostenute. Il bivacco Dino Marinelli (2056) è sempre più vicino. Non sono solo. Una guida alpina e un turista milanese mi hanno preceduto. Pranzo in compagnia.




Si sta alzando il vento. Seguo il sentiero dell'andata fino a Mas de la Cros, dove devio a nord verso Malga Bolentina Bassa (1503). La traccia è evidente. Il pochi minuti sono raggiungo la struttura. Uno sguardo alla cartina e riparto percorrendo il tratto finale.





Devo solamente fare attenzione al ghiaccio. Arrivato.



Un giro molto panoramico di quasi 13 chilometri per 1000 metri di dislivello. Non molto impegnativo ed intuitivo.