FOTOTRAPPOLA: tutto ciò che non possiamo, non riusciamo, non vogliamo vedere.

domenica 25 maggio 2014

Ristoro Dolomiti-Malga Laon-Malga Ben e ritorno

Sabato 24 maggio 2014. Dall'abitato di San Lorenzo in Banale seguo le indicazioni per la Val d'Ambiez. Lascio la macchina nello spiazzo adiacente al Ristoro Dolomiti (860). Proseguo lungo la forestale (sentiero 325) fino al Ponte delle Scale. Qui imbocco il sentiero sulla desta che porta all'umida spianata di Malga Laon (1100).



Riprendo la forestale. La seguo fino al bivio per Malga Ben (1724).



Il sentiero 351b regala emozioni. Fuori dal bosco, sopra quota 1600, il panorama sulla Val d'Ambiez è grandioso. In breve tempo raggiungo il bivio con il 351 proveniente dalla Forcella Bregain (1833). All'ombra del Doss d'Arnal (2351) è chiaramente visibile Malga Ben (1724), che raggiungo. 




Questo luogo è magnetico. Periodicamente sento la necessità di doverci tornare. Non ne posso fare a meno. Tutto ciò che mi circonda è di una bellezza inaudita.


Il rientro avviene seguendo la stessa via dell'andata con l'unica differenza che anziché scendere a Malga Laon ho percorso la forestale fino al parcheggio.
Complessivamente il giro misura 13 chilometri per circa 900 metri di dislivello. 
   

giovedì 22 maggio 2014

martedì 20 maggio 2014

Beccato di nuovo!



Una sequenza molto simile a quella dello scorso marzo. Bellissima!!!

Senza palco


Davvero interessante...a parte gli scherzi la foto è uno spettacolo.

Colori vivi


Un maschio di capriolo si volta verso la fototrappola. La bellezza dell'animale si rispecchia nei colori vivi della primavera.

giovedì 15 maggio 2014

Patatino!


Un cucciolo di muflone si fa coccolare dalla prima luce del giorno. A distanza di sicurezza mamma e fratellino fanno esattamente la stessa cosa! Teneroni.

La grande bellezza


Basta dare solo un'occhiata. Punto.

Vedetta




Tutta la mattina appostato sul punto rialzato in attesa del sorgere del sole. Vedetta.


domenica 11 maggio 2014

Peccato di gioventù



L'orso si muove lungo il greto di un rio in secca. Una sequenza che poteva e doveva essere di qualità migliore. Sono i peccati di gioventù della nuova macchina. Peccato.

Palco imponente





Un maschio di capriolo in tutta la sua eleganza.

venerdì 2 maggio 2014

Val d'Angol: da Seo fin sotto i Prati del Valandro

Giovedì 1 maggio 2014. Raggiungo Seo. Inizio a percorrere la lunga forestale (sentiero 348) che sale in direzione I Salti Sud (1512). A quota 1330, in prossimità di uno spiazzo, la traccia principale muore. Anziché seguire il classico 348 opto per il sentierino che si sviluppa sulla destra. Lo spettacolo comincia ora.


Evidenti sono i segni del passaggio di una valanga. Per certi versi questo mi agevola. Incomincio a risalire la selvaggia Val d'Angol inerpicandomi lungo un ripido canalone. Il richiamo della primavera sta tutto nel vivo colore dei pascoli. 



La massa nevosa è compatta. Un muflone mi segue con lo sguardo a debita distanza. Non è il solo...



Continuo a salire fin sotto quota 1600, in prossimità di una grande cavità nella roccia ben visibile anche dalla strada che da Sclemo porta a Seo. Qui mi fermo a contemplare il paesaggio. 






Se continuassi a salire intercetterei il noto e poco distante 348. Non ne vale la pena. La bellezza selvaggia dei luoghi mi spinge a ripercorrerli ancora.


Amo questi luoghi come pochi altri. La sensazione di pace che sanno regalarmi non cambia e non cambierà mai. Complessivamente la traccia presenta uno sviluppo di circa 7 chilometri per un dislivello di 750 metri.