FOTOTRAPPOLA: tutto ciò che non possiamo, non riusciamo, non vogliamo vedere.

venerdì 29 agosto 2014

Io sto con Daniza


Io sto con Daniza e con tutti gli altri. Non capisco come si possa separare un cucciolo dalla madre. 

Coppia di cervi nella notte


Il maschio precede di pochi metri la femmina, della quale si intravedono gli occhi.

Giusta "imbeccata"


Qualche istante ed ecco l'imbeccata perfetta. La ghiandaia vola via mostrando la colorazione del piumaggio.

martedì 19 agosto 2014

domenica 17 agosto 2014

Giro dei 5 laghi di Madonna di Campiglio

Sabato 9 agosto 2014. Con Roberto decidiamo di fare il giro dei 5 laghi di Madonna di Campiglio. Parcheggiamo nei pressi di Malga Nambino (1634) e seguiamo le indicazioni per il Rifugio Lago di Nambino (1770). Dopo poche centinaia di metri la comoda forestale (sentiero 217) diviene ripido sentiero. Non appena scolliniamo ci troviamo davanti il Lago di Nambino (1768) e l'omonimo rifugio sulla sua sinistra.



Proseguiamo lungo il 266 fino alla Busa dei Cavai.





Incontriamo numerose persone. Salgono tutti al Lago Serodoli (2370) per tenere viva la protesta contro l'ampliamento delle piste da sci. Per raggiungere la piana del Lago Nero (2246) perdiamo leggermente quota. Che spettacolo!




La salita al Lago Serodoli è breve ed estremamente panoramica. In prossimità del bacino la nebbia ci avvolge. E' inutile proseguire fino al Lago Gelato (2393), anche perché comincia a piovere.





Ci muoviamo velocemente in direzione del Lago Lambin (2324) seguendo il sentiero 232. Il sali e scendi iniziale lascia ben presto il posto ad una lunga discesa che comincia poco prima del lago. L'intensità della pioggia aumenta e non calerà più. Le ultime foto le ho scattate proprio qui. Poi è tutta una lunga corsa fino alla macchina.




Un giro che poteva essere migliore. Le condizioni del tempo non hanno permesso di godere appieno della bellezza dei luoghi. Complessivamente l'itinerario presenta uno sviluppo di 11 chilometri per 1000 metri di dislivello.

martedì 5 agosto 2014

lunedì 4 agosto 2014

sabato 2 agosto 2014

Irone (o Iron) - Monte Iron

Giovedì 31 luglio 2014. Da Stenico raggiungo il borgo di Irone (o Iron). La giornata è calda. Percorro la forestale che sale in direzione Dos da Zindole ignorando in più punti i segnavia per il Passo di Faedolo (1605). Dopo una quarantina di minuti mi fermo al Bait da Caciador (Baracca Cacciatori). Il panorama sulla Val d'Algone è notevole.






Dopo le foto di rito abbandono la forestale e seguo la traccia che si inerpica nel bosco proprio dietro il baito. Da qui in avanti le pendenze sostenute mi fanno guadagnare rapidamente quota. Il sentiero, seppur faticoso, è davvero bello. Poco sopra quota 1600 un punto panoramico regala agli occhi uno scorcio del Monte Iron (1864). Le nuvole si sono fatte minacciose. Risalgo i verdissimi pascoli senza seguire una traccia precisa. Non raggiungo la croce perché incomincia a piovere.




Giunto nuovamente alla baracca mi riposo un po' prima di scendere alla macchina.


Un giro fantastico che tocca luoghi solitari. Lo sviluppo complessivo misura quasi 9 chilometri per circa 1000 metri di dislivello.