FOTOTRAPPOLA: tutto ciò che non possiamo, non riusciamo, non vogliamo vedere.

lunedì 30 gennaio 2017

Santuario di San Romedio - Val di Dermulo - Malga Sanzeno - Val di Verdes - Santuario di San Romedio


Domenica 29 gennaio 2017. Da Sanzeno (641) seguo le indicazioni per il Santuario di San Romedio. Lascio la macchina nel parcheggio ai piedi dell'eremo. Salgo la scalinata ed inizio a correre lungo il sentiero 537 che risale la bella Val di Dermulo. La traccia è sempre ben segnalata.


Proseguo in direzione nord-est fino a raggiungere il Bait del Vescovo (1388).


Poche decine di metri più avanti un segnavia indica la località Prà Grant (1393). Le pendenze si fanno via via più importanti fin sotto Malga Sanzeno. 



Salgo ancora leggermente di quota seguendo il sentiero 538. Al bivio successivo imbocco la strada forestale che scende in Val di Verdes. Alla fine della lunga discesa mi immetto sulla strada forestale stando attento alle indicazioni per il santuario. Qualche chilometro più avanti ritrovo il 537 che mi consente di chiudere l'anello.


Un giro davvero bello con uno sviluppo di 20 chilometri per circa 1100 metri di dislivello.

venerdì 27 gennaio 2017

Ristorante Arnica - Laghetto delle Regole - Torrente Novella - Croce del Barba - Ristorante Arnica

Venerdì 27 gennaio 2017. Dall'abitato di Castelfondo (948) giungo in Località Regole e parcheggio nei pressi del bar ristorante Arnica (1248). Inizio a correre lungo il sentiero 1B. Superato il Laghetto delle Regole la traccia sale legermente. 


Proseguendo verso nord inizio a calare di quota fino a raggiungere il segnavia indicante il Torrente Novella (1270). Numerosi sono i tratti ghiacciati.


Superato il ponte di legno imbocco il sentiero Jacopo d'Anaunia che mi conduce sul 157 in prossimità della Croce del Barba (1405). La strada, inizialmente sterrata, diviene asfaltata ed in pochi minuti consente di tornare al punto di partenza.


Il giro presenta uno sviluppo di quasi nove chilometri per poco più di 300 metri di dislivello.

giovedì 26 gennaio 2017

Rifugio Predaia - Malga Rodeza o di Tres - Costa Larga - Malga Nuova di Coredo - Rifugio Predaia

Domenica 22 gennaio 2017. Parcheggio in prossimità del Rifugio Predaia (1396) ed inizio a correre sul sentiero SAT 503 in direzione Malga Rodeza o di Tres (1570), che raggiungo senza troppa fatica. 




Abbandonata la forestale seguo il sentiero SAT 526 che sale in direzione nord-est, verso Costa Larga (1631). Finalmente i primi raggi si sole rendono giustizia alla bellezza dei luoghi.


Continuo tra vari sali e scendi sul sentiero 500 fino al bivio con il 526, che imbocco. Dopo una breve discesa la traccia prosegue pianeggiante attraverso un bel lariceto. Raggiungo Malga Nuova di Coredo (1562).



Da qui scendo lungo il sentiero 530 fino a riprendere il 503 che mi riconduce al punto di partenza.


Un giro tranquillo e poco impegnativo con uno sviluppo di circa 8 chilometri per poco più di 300 metri di dislivello.

martedì 17 gennaio 2017

Lungo la forra del Torrente Novella: Dovena - Ponte Turri - Pont da le Frate - Laghetto delle Regole - Ristorante Arnica - Dovena


Sabato 14 gennaio 2016. Oggi sono in compagnia di Franco e Claudio. Con la macchina raggiungiamo Dovena (1012), una frazione di Castelfondo (948). Parcheggiamo poco prima della località Strada Valli (1129). Imbocchiamo la forestale che è sentiero 541. Anche se la giornata è fredda splende un bel sole.



In prossimità dello spiazzo con la croce di legno teniamo la destra e scendiamo di quota lungo la forra del Novella. Raggiungiamo prima il Ponte Turri e poi il Pont da le Frate. L'ambiente è davvero suggestivo.


Ritorniamo allo spiazzo con la croce. Percorriamo ora la lunga strada forestale Val del Ri. La traccia è evidente fino all'imbocco della Val Scura, poi diviene sentiero non continuo. Insistiamo verso nord lungo il corso del Novella fino al bivio con i sentieri 1A e 1B.  




Tenendo l'1B raggiungiamo la Località Regole, caratterizzata dal Laghetto delle Regole e dal Ristorante Arnica (1248).



Imbocchiamo ora la strada forestale Pra del Vecla. Dopo aver guadagnato quota la abbandoniamo e scendiamo liberamente nel bosco con l'aiuto del gps fino ad intercettare la traccia dell'andata che ci porta alla macchina.


Il giro presenta uno sviluppo superiore ai 17 chilometri per circa 800 metri di dislivello.

lunedì 9 gennaio 2017

Malga Frattasecca o Termenago di Sotto - Cros dei Caciadori - Malga Covel - Cascata Cadini - Malga Frattasecca o Termenago di Sotto


Sabato 07 gennaio 2017. Oggi sono in compagnia di Luca. Da Pejo Fonti (1383) seguiamo le indicazioni per il Lago di Pian Palù (1800). Lasciamo la macchina nello spiazzo sulla destra in prossimità di Malga Frattasecca bassa o Termenago di Sotto (1516). Il termometro segna -13 °C.


Risaliamo la forestale (sentiero SAT 124) fino al bivio con il 125, che imbocchiamo. Daviamo subito sul 129bis per spostarci poi sul 129, che ci conduce sino ad un punto panoramico nella bella Val Cadini. Siamo a quota 2050 ma di neve ne calpestiamo davvero poca.




La traccia, prima pianeggiante, comincia a scendere. Superato il Rio Taviela sostiamo alla Cros dei Caciadori (1964). 




Proseguendo la discesa lungo il sentiero SAT 127 giungiamo a Malga Covel (1856). Al successivo bivio imbocchiamo il 125. Nei pressi della Cascata Cadini il ghiaccio blocca completamente il sentiero. Con una digressione nel bosco riusciamo comunque ad aggirare l'ostacolo.


In breve tempo ritorniamo sulla forestale che scende al parcheggio.


L'escursione ci regala una bella camminata solitaria. Il giro presenta uno sviluppo di quasi 12 chilometri per un dislivello di circa 650 metri. 

domenica 1 gennaio 2017

Pian di Froschera - Cima Soran

Sabato 17 dicembre 2016. Sono in compagnia di Franco e Fabi. Da San Lorenzo in Banale saliamo a Pian di Froschera (1391) seguendo la mulattiera che è sentiero SAT 345. E' ancora buio.


Le prime luci dell'alba infiammano l'orizzonte. Cima Ghez (2713) è padrona della scena.



Lo spettacolo dura pochi minuti. Ce li godiamo tutti scattando numerose fotografie. Giunti al segnavia indicante località Prada teniamo il 345 perché dobbiamo imboccare la Val Dorè.



In prossimità di un vecchio baito in lamiera abbandoniamo la traccia principale e rimontiano un sentierino fino al punto panoramico che dà sulla Busa del Dion.




Saliamo ad occhio i ripidissimi pascoli fino Cima Soran (2397). Calpestiamo la prima neve solo in prossimità della vetta. La vista è grandiosa. 



 Immortaliamo un gran numero di camosci alle pendici del Ghez. 



Il rientro avviene seguendo circa la stessa via dell'andata. In caso di erba bagnata la parte iniziale della discesa necessità di particolare attenzione per via delle elevate pendenze dei pendii.


Ringrazio Franco e Faby per avermi regalato questa magnifica giornata.