Mercoledì 17 aprile 2013. L'Ale e Nicolò sono finalmente a casa. L'attesa è stata interminabile. Devo completare il giro lasciato in sospeso qualche settimana fa. Raggiungo l'ormai nota località Nembia. La girnata è bellissima, con una temperatura davvero gradevole. Anche se con un po' di ritardo la stagione vegetativa è iniziata. Salgo lungo lo stesso sentiero della scorsa volta. In breve tempo raggiungo il Sas de Mazola e Prato Nan. La traccia è evidente, complice anche il trasporto del legname a valle. Poco più avanti supero la frana.
Il sentiero ora si fa più ripido, ma mai pericoloso. L'unico tratto che necessità di attenzione è un passaggio esposto che dà sul lago di Molveno. Giunto al Baito dei Cacciatori (1332), che rappresenta anche il punto più alto di questo giro e faccio una pausa.
Scendere è un altro paio di maniche. Le indicazioni scarseggiano quindi decido inizialmente di seguire la traccia in direzione est. Al primo canalone taglio verso sud. Lo percorro per circa duecento metri fino a trovare nuovamente la traccia principale, se così si può chiamare. Le sorgenti sono numerose. Più scendo è più il sentiero si fa largo ed evidente. Raggiungo la strada principale che mi porta al punto di partenza.
Un giro davvero bello e selvaggio. Si sviluppa su tracce secondarie poco frequentate. Non è impegnativo, ma necessità di capacità di orientamento. L'itinerario misura complessivamente 6.3 km per circa 600 m di dislivello.
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