FOTOTRAPPOLA: tutto ciò che non possiamo, non riusciamo, non vogliamo vedere.

domenica 23 giugno 2013

Val dei Cavai: da Andalo alla Sella del Montoz


Sabato 22 giugno 2013. Quest'oggi ho solo mezza giornata libera. Parto presto da casa. Alle 6 e 30 sono ad Andalo. C'è anche Marco. Percorriamo il sentiero che costeggia il lago di Andalo. Seguiamo la traccia che scende in Selva Piana fino ad intercettare il 302.



Le pendenze aumentano. In località Brenzati termina la forestale. Una parete verticale limita naturalmente la Val di Larice. Intercettiamo il bivio con il 301. Ben presto giungiamo all'ex Malga Cavedago e al Baito dei Cacciatori.




Da qui parte la lunga ascesa alla Sella del Montoz (2327) lungo la Val dei Cavai. Il paesaggio è stupendo. Numerose marmotte ci fanno capire che non siamo bene accetti. In prossimità della meta il sentiero prosegue su neve ben assestata. Dalla Sella il paesaggio è grandioso, con vista a 360 gradi. Fa molto freddo e tira un gran vento.









Il rientro avviene seguendo il 301 fino ad Andalo. Giusti giusti per mezzogiorno.


Un giro fatto di corsa, normalmente di una giornata. Non per questo non mi sono goduto la bellezza di questi posti, tra i più belli del Brenta. La sviluppo complessivo supera i 20 chilometri, per un dislivello di circa 1600 metri. Davvero molto molto bello.


mercoledì 19 giugno 2013

Il fuggitivo


La qualità è quella che è, ma è sufficiente per intravedere la sagoma di un orso fuggitivo.

lunedì 17 giugno 2013

Seo-Malga Valandro-Monte Brugnol-Selletta del Monte Pizzo-Malga Asbelz e ritorno dalla Val di Jon



Sabato 15 giugno 2013. Oggi sono in compagnia di Marco e Gianni. La giornata è ideale per una traversata. Al ristoro Dolomiti in Val d'Ambiez lasciamo la prima macchina. Con la seconda giungiamo alla piazza di Seo, nostro punto di partenza. Giunti a I Salti Sud (1505) i pascoli si aprono e ci regalano un paesaggio stupendo, rovinato solo parzialmente dalla foschia. Poco prima di sostare a Malga Valandro (1871) abbiamo la fortuna di scorgere a pochi metri una bellissima volpe intenta a salire i pendii del Monte Ghirlo.



Una guardia forestale ispeziona la malga prima dell'alpeggio. Ci dirigiamo verso la cima del Brugnol (2221). La salita regala un panorama grandioso.






Scendiamo verso nord-ovest seguendo la cresta. Dopo un breve sali e scendi intercettiamo l'iniziale 348. Un branco numeroso di mufloni si muove verso Le Binde. La traccia ora risale fino alla Selletta del Monte Pizzo (2148), dove ci fermiamo ad ammirare i pascoli della Malga Sgolbia.










Poco più avanti facciamo una sosta al Lago d'Asbelz. La nebbia non ci è amica, così scendiamo rapidamente a Malga Asbelz (1954), dove pranziamo.




Il ritorno avviene seguendo il 349. Dal sentiero si può ammirare dall'alto lo splendore della Val di Jon. La discesa è comoda fin poco dopo i Masi di Jon (1050).




Al Ponte de Baesa  (796) risaliamo fino al ristoro Dolomiti dove ci aspetta una bella birretta.
Il giro è stupendo. Tocca luoghi poco frequentati e paesaggisticamente unici. Lo sviluppo di quasi 17 chilometri regala un dislivello superiore ai 1700 metri.

martedì 11 giugno 2013

lunedì 10 giugno 2013

Seo-I Salti-Prati del Valandro-Capitel della Spina-Seo



Domenica 9 giugno 2013. Partenza all'alba con Claudio. Alle 6 siamo a Seo. Avvistiamo subito un capriolo sulla forestale. I nostri piani cambiano rapidamente. Il rumore di un mezzo a  motore si fa sempre più vicino e rovina la speranza di poter vedere qualcosa di concreto nel proseguo. Delusione a parte saliamo di buon passo fino alla fine della forestale. La traccia diviene ora sentiero. Ci fermiamo a sbinocolare nei pressi dei Salti Sud (1505). Nonostante la foschia il paesaggio è magnifico.




Lasciamo il 348 e ci inerpichiamo sul pendio che porta a I Salti (1678). Seguiamo la traccia che prosegue poco più avanti del manufatto. Mangiamo con vista sulla Val D'Angol. Purtroppo nessun avvistamento.





Al segnavia che indica Prati del Valandro (1650) imbocchiamo il 346. Comincia a piovere abbondantemente. Troviamo riparo sotto i faggi. Al Capitel della Spina (1382) torna il sereno. Scendiamo la Val Laone fino a Stenico. Da qui risaliamo sino a Seo. 



Paesaggi magnifici. Non aggiungo altro. Il luogo adatto per testare le potenzialità del nuovo telefono. Vero Calaudio? E' mancato solo l'avvistamento "importante", per il resto non ci siamo fatti mancare nulla. Acqua compresa.

mercoledì 5 giugno 2013

Malga Sporminore



Domenica 2 giugno 2013. Mi dirigo a Sporminore e parcheggio al campo sportivo. L'obbiettivo della giornata è salire a Malga Sporminore (1931). Imbocco immediatamente il sentiero 360. Comincia la lunga ed interminabile salita. Le pendenze non danno tregua sin dall'inizio. Il segnavia che indica "Trappola" (1570) mi fa capire che sono a buon punto.





Il bosco di abeti e faggi lascia il posto al lariceto fino ai pascoli della malga. Un camoscio scende dal ripido ghiaione a pochi metri da dove mi trovo. Non incontro nessun altro. Mi siedo sulla panca. Il luogo ha un non so che di magnetico. Faccio quasi fatica a ripartire.









Faccio ritorno seguendo la stessa via dell'andata, anche se sono tentato dalla Val Goslada.


Il dislivello è di circa 1400 m ma questo luogo solitario merita davvero tutta la fatica fatta.