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mercoledì 4 settembre 2013

Andalo-Rifugio Croz dell’Altissimo-Vallazza-Busa dell’Acqua-Bocca della Vallazza e ritorno

Sabato 17 agosto 2013. Lascio la macchina al parcheggio in località Valbiole. Seguo la strada sterrata che porta rapidamente al Rifugio Brenta (1367). Imbocco il sentiero 340 che risale la Valle delle Seghe. Non incontro nessuno. Dopo poco meno di un’ora giungo al Rifugio Croz dell’Altissimo (1431). Ora comincia la fatica. Quella vera.

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Risalgo la Vallazza seguendo il Sentiero delle Val Perse n. 322. Ignoro il bivio con il 344 che sale al Passo del Clamer. Superati un breve tratto attrezzato con cordino e due salti di roccia con scalette, giungo alla Busa dell’Acqua. Si tratta di una conca prativa posta alle pendici di Cima Roma (2837) e Cima della Vallazza (2810).
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Alcune marmotte alzano la voce, ricordandomi che sono nel loro territorio. Abbandono il Sentiero delle Val Perse che conduce alla Bocca del Tuckett (2613) e proseguo lungo il 314. La traccia, anche se poco calcata, è ben segnata e molto intuitiva.

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La salita è faticosa, su roccia, e bisogna porre attenzione a dove si mettono i piedi. Giunto alla Bocca della Vallazza (2453) mi siedo a contemplare il paesaggio. Le vacche pascolano sotto la cima del Monte Turrion Alto (2443).

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Avrei infinite possibilità per proseguire. Potrei salire a Cima Roma oppure scendere a Malga Spora. Decido di fermarmi qui. Non mi resta che tornare indietro dalla stessa via dell’andata. Dopo circa due ore sono alla macchina.

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Un giro impegnativo per sviluppo e altimetria. Per portarlo a termine occorrono circa 20 chilometri ed un dislivello di circa 1500 metri. La salita alla Bocca della Vallazza è intuitiva, ma necessità passo sicuro.

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