Venerdì 06 dicembre 2013. Nel corso della settimana ho pensato e ripensato al giro di domenica scorsa. Non potevo non ritornare. Stavolta però in compagnia di mio papà. Seguiamo la forestale che porta al Doss Tondo. La recente sistemazione dell'acquedotto della Val dei Laresi ha compreso la realizzazione di una nuova strada, che seguiamo. I lavori sono ancora in corso ed incontriamo alcuni operai. La nuova viabilità culmina proprio dove inizia la traccia che vogliamo seguire.
Il primo tratto è particolarmente esposto e la presenza dei cordini è provvidenziale. Superato lo sbalzo di roccia ci inoltriamo nel cuore Val dei Laresi, dove veniamo accolti da un forte vento gelido.
Superiamo alcune gallerie scavate nella roccia. Scesa la gradinata metallica ci muoviamo inizialmente lungo il letto del rio. I lavori di sistemazione idraulica sono evidenti. Seguiamo quindi la traccia aperta dagli operai, in quanto il sentiero principale è ghiacciato.
Saliamo per qualche decina di metri tra rocce e cordini fino a giungere dinnanzi all'anfiteatro che ospita la cascata di ghiaccio, visibile anche dalla parte alta del sentiero poco battuto che porta a Monte Cimone (1525). Siamo nel regno dei camosci. Se non fosse per il ghiaccio sarebbe possibile risalire un sentierino in più punti franato che ho percorso tante volte e che, dalla destra della cascata, permette di raggiungere un vecchio appostamento di cacciatori, ben visibile sopra di noi.
Torniamo indietro percorrendo la stessa traccia. Per qualche minuto osserviamo un camoscio intento nel risalire un ripido pendio erboso. La luce del giorno cala vistosamente. Siamo alla macchina.
Ci siamo fatti un altro regalo a vicenda. Poco importa se non sono frequenti.