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venerdì 2 maggio 2014

Val d'Angol: da Seo fin sotto i Prati del Valandro

Giovedì 1 maggio 2014. Raggiungo Seo. Inizio a percorrere la lunga forestale (sentiero 348) che sale in direzione I Salti Sud (1512). A quota 1330, in prossimità di uno spiazzo, la traccia principale muore. Anziché seguire il classico 348 opto per il sentierino che si sviluppa sulla destra. Lo spettacolo comincia ora.


Evidenti sono i segni del passaggio di una valanga. Per certi versi questo mi agevola. Incomincio a risalire la selvaggia Val d'Angol inerpicandomi lungo un ripido canalone. Il richiamo della primavera sta tutto nel vivo colore dei pascoli. 



La massa nevosa è compatta. Un muflone mi segue con lo sguardo a debita distanza. Non è il solo...



Continuo a salire fin sotto quota 1600, in prossimità di una grande cavità nella roccia ben visibile anche dalla strada che da Sclemo porta a Seo. Qui mi fermo a contemplare il paesaggio. 






Se continuassi a salire intercetterei il noto e poco distante 348. Non ne vale la pena. La bellezza selvaggia dei luoghi mi spinge a ripercorrerli ancora.


Amo questi luoghi come pochi altri. La sensazione di pace che sanno regalarmi non cambia e non cambierà mai. Complessivamente la traccia presenta uno sviluppo di circa 7 chilometri per un dislivello di 750 metri. 


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