FOTOTRAPPOLA: tutto ciò che non possiamo, non riusciamo, non vogliamo vedere.
sabato 23 dicembre 2017
sabato 9 dicembre 2017
venerdì 8 dicembre 2017
Pozze di Lover - Val Cadino - Bait de le Bale - Bivio per Sinter de le Pegore - Pozze di Lover
Sabato 02 dicembre 2017. Dall'abitato di Lover (567) seguo le indicazioni per il campo sportivo, dove parcheggio. L'escursione parte dalla località Pozze di Lover. Mi incammino lungo la forestale che si inoltra nella fredda Val Cadino (sentiero SAT 362) fino al Bait de le Bale (1374).
La traccia diviene ora ripido sentiero. Al segnavia imbocco il 361B che mi conduce senza difficoltà al bivio con il 361.
Percorro per qualche centianio di metri il Sinter de le Pegore e mi porto su un tratto esposto fuori dalla vagetazione. Il panorama è grandioso.
Rientro discendendo il 361 fino ad immettermi nuovamente sul 362, che seguo fino al punto di partenza.
Il giro presenta uno sviluppo complessivo di quasi 14 chilometri per circa 1200 metri di dislivello.
domenica 26 novembre 2017
mercoledì 22 novembre 2017
mercoledì 15 novembre 2017
Malga Valli - Malga Costoni - Malga Fratom - Malga Campobiso - Val Zuccaria - Malga Pezzi - Malga Costoni - Malga Valli
Sabato 11 novembre 2017. Oggi sono in compagnia di Franco. Da Rovereto seguo le indicazioni per Trambileno e poi per Giazzera. Al bivio per Malga Valli (1514) teniamo la sinistra. Dopo qualche chilometro di strada asfaltata giungiamo alla struttura. Percorriamo con la macchina il tratto sterrato fino a Malga Costoni (1636), dove parcheggiamo. La visibilità è ottima. Ci troviamo poco oltre il limite della neve.
Iniziamo a camminare lungo il sentiero E131A che abbandoniamo quasi subito per proseguire sulla comoda Strada delle Malghe. In breve tempo giungiamo a Malga Fratom (1739) e a Malga Campobiso (1756).
Continuiamo sull'E133 fino all'imbocco della Val Zuccaria. Discendiamo il comodo sentiero E144 per poche centinaia di metri. Al primo bivio imbocchiamo la strada forestale Pian dei Laresi.
In prossimità di Malga Pezzi (1551) avvistiamo un numeroso branco di camosci. Poco oltre siamo al punto di partenza.
Un itinerario molto bello, soprattutto se fatto in questo periodo. I colori dell'autunno si sono mescolati a quelli dell'inverno regalando un panorama grandioso. Il giro presenta uno sviluppo di 11 chilometri per circa 400 metri di dislivello.
martedì 14 novembre 2017
sabato 21 ottobre 2017
domenica 8 ottobre 2017
Malga Mare - Lago del Careser - Ghiacciaio del Careser - Cima Careser e ritorno con vista Lago Nero e Lago Lungo
Sabato 07 ottobre 2017. Oggi sono in compagnia di Franco e Faby. Da Cogolo seguiamo le indicazioni per Malga Mare (2031). Lasciata la macchina nel parcheggio adiacente alla centrale idroelettrica, ci incamminiamo lungo il sentiero SAT 123. E' ancora buio. In lontananza sentiamo il bramito dei cervi. Le prime luci dell'alba rendono giustizia alla bellezza dei luoghi.
Oltre il limite della vegetazione ignoriamo il bivio con il 140 che porta alla Malga Verdignana (2076). In lontananza avvistiamo gli edifici a servizio della diga.
Giunti al Lago di Careser (2603) attraversiamo la diga ed imbocchiamo il 104A. Dopo un lungo e non banale sali e scendi ci immettiamo nella valle solcata dal Rio Careser.
Ricominciamo a guadagnare quota fino a giungere nella conca un tempo occupata dalla Vedretta del Careser.
Ricominciamo a guadagnare quota fino a giungere nella conca un tempo occupata dalla Vedretta del Careser.
Il sentiero si collega al 104 alla quota di circa 2870 metri. Dal totem di legno risaliamo il ghiacciaio in direzione della Bocca di Saent Sud (3121). Senza toccarla ci muoviamo verso est e, rimontando facili sfasciumi, giungiamo in vetta a Cima Careser (3186) dove sostiamo per goderci il meritato panorama.
Il ritorno avviene seguendo la stessa via dell'andata, compiendo un'unica e breve digressione sul sentiero SAT 123 per fotografare il Lago Nero (2623) ed il Lago Lungo (2550).
Il giro tocca ambienti grandiosi. Pur non presentando difficoltà risulta impegnativo per via dello sviluppo di oltre 21 chilometri e per il dislivello superiore ai 1400 metri.
Il giro tocca ambienti grandiosi. Pur non presentando difficoltà risulta impegnativo per via dello sviluppo di oltre 21 chilometri e per il dislivello superiore ai 1400 metri.
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