Sabato 07 ottobre 2017. Oggi sono in compagnia di Franco e Faby. Da Cogolo seguiamo le indicazioni per Malga Mare (2031). Lasciata la macchina nel parcheggio adiacente alla centrale idroelettrica, ci incamminiamo lungo il sentiero SAT 123. E' ancora buio. In lontananza sentiamo il bramito dei cervi. Le prime luci dell'alba rendono giustizia alla bellezza dei luoghi.
Oltre il limite della vegetazione ignoriamo il bivio con il 140 che porta alla Malga Verdignana (2076). In lontananza avvistiamo gli edifici a servizio della diga.
Giunti al Lago di Careser (2603) attraversiamo la diga ed imbocchiamo il 104A. Dopo un lungo e non banale sali e scendi ci immettiamo nella valle solcata dal Rio Careser.
Ricominciamo a guadagnare quota fino a giungere nella conca un tempo occupata dalla Vedretta del Careser.
Ricominciamo a guadagnare quota fino a giungere nella conca un tempo occupata dalla Vedretta del Careser.
Il sentiero si collega al 104 alla quota di circa 2870 metri. Dal totem di legno risaliamo il ghiacciaio in direzione della Bocca di Saent Sud (3121). Senza toccarla ci muoviamo verso est e, rimontando facili sfasciumi, giungiamo in vetta a Cima Careser (3186) dove sostiamo per goderci il meritato panorama.
Il ritorno avviene seguendo la stessa via dell'andata, compiendo un'unica e breve digressione sul sentiero SAT 123 per fotografare il Lago Nero (2623) ed il Lago Lungo (2550).
Il giro tocca ambienti grandiosi. Pur non presentando difficoltà risulta impegnativo per via dello sviluppo di oltre 21 chilometri e per il dislivello superiore ai 1400 metri.
Il giro tocca ambienti grandiosi. Pur non presentando difficoltà risulta impegnativo per via dello sviluppo di oltre 21 chilometri e per il dislivello superiore ai 1400 metri.
Nessun commento:
Posta un commento