Domenica 11 dicembre 2011. L’inverno si avvicina. Il termometro sta abbondantemente sotto lo zero. Raggiungo l’abitato di Amblàr e seguo la strada asfaltata in direzione del Monte Roen (2116). L’asfalto termina in prossimità della Bocca delle Valli (1449). Qui lascio la macchina e proseguo sullo sterrato. Un capriolo attraversa la forestale proprio davanti a me. Mi guarda e si allontana.
Il bosco lascia presto spazio ai pascoli della Malga Roen (Malga di Romeno 1773). Il panorama è a dir poco entusiasmante, mi trovo dentro una cartolina.
Al bivio seguo il 500 che porta sulla cima del Monte Roen. Mi attendono quasi 400 metri di dislivello. Alcuni tratti sono davvero impegnativi e il fondo ghiacciato non facilita l’ascesa. Sono sfortunato. La nebbia mi avvolge e addio panorama dalla cima. Peccato.
Prendo il 528 stando attento a non perdere di vista la segnaletica. Mi abbasso di quota. Avvisto Malga Smarano e Sfruz (1905). La nebbia ormai è un ricordo. Scatto alcune foto e mi dirigo verso la Malga di Sanzeno (1613).
A breve distanza chiudo il cerchio raggiungendo prima la Malga di Don (1650) e dopo la Malga d’Amblar. Sul sentiero che porta a quest’ultima ho fatto un saluto doveroso allo Spirito della Montagna.
In alternativa al percorso fatto all’andata, seguo il 531 e ritorno alla macchina. Peccato per la nebbia. Ha penalizzato il giro. Senza questo inconveniente sarebbe stato perfetto.
Il Roen è bellissimo da fare con le ciaspole!
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