Sabato 26 ottobre 2013. Parcheggio nei pressi del campo sportivo di Sporminore. Sono in compagnia di Marco. Non abbiamo ancora definito bene l'itinerario, ma di sicuro ci attende una bella faticata. Seguiamo il sentiero 361. Dopo il primo tratto su forestale optiamo per risalire la ripidissima traccia che si sviluppa nella faggeta, evitando così noiosi chilometri di strada sterrata. Dopo circa 600 metri di dislivello riprendiamo la forestale, che seguiamo fino ad uno spiazzo. Da lì diviene sentiero.
Il paesaggio comincia a cambiare. Al bivio, prima di percorrere il Sinter de le Pegore, alleviamo la fatica con un provvidenziale sorso di tè caldo. Lo spettacolo per gli occhi comincia ora. Il sentiero spiana e si fa più esposto e selvaggio, regalando magnifici scorci sulla Val di Cobel.
I colori autunnali contrastano perfettamente con quelli delle rocce. Alcuni cordini facilitano il superamento dei passaggi più complicati. Dopo un lungo sali e scendi, a quota 1800 metri comincia l'ultimo strappetto che fa guadagnare 200 metri di dislivello. La nebbia ci avvolge.
Siamo fortunati. Al bivio con il sentiero 363 che proviene da Malga Campa la nebbia svanisce. Cima Borcola (2392) e Cima Trettel (2334) si alzano dinnanzi a noi. Sono senza parole.
Non ci resta che scendere alla malga.
Saluto Marco e lo ringrazio per la compagnia. Scendo seguendo il direttissimo 360 che in circa un'ora mi porta nuovamente al parcheggio, giusto in tempo per l'ora di pranzo.
Un giro che tocca uno degli ambienti a mio avviso più belli e selvaggi del Brenta. Per godere appieno della bellezza e della solitudine dei luoghi bisogna affrontare un tratto iniziale lungo e faticoso, ma superato questo scoglio si viene ripagati di tutto. A parte qualche tratto esposto le tracce sono ben segnate ed intuitive. L'itinerario ha uno sviluppo complessivo di circa 15 chilometri per un dislivello di poco superiore ai 1500 metri.