FOTOTRAPPOLA: tutto ciò che non possiamo, non riusciamo, non vogliamo vedere.

domenica 12 gennaio 2014

Malga di Lauregno/Laureiner Alm-Malga di Brez/Britschner Alm-Torbiere di Monte Sous-Passo Castrin-Malga Castrin/Aleralm


Sabato 11 gennaio 2014. Dopo parecchio tempo sono nuovamente in compagnia di Marco. Superato il bivio per Matzlaun (1466), posto poco più avanti di Proves (1422), parcheggiamo sulla destra subito dopo la prima galleria. La giornata è grigia con temperatura alla partenza sopra lo zero. Quanta neve. Ci muoviamo lungo il sentiero 28. Nonostante la neve la traccia è battuta. In breve tempo raggiungiamo la Malga di Lauregno/Laureiner Alm (1763).




L'avventura vera comincia adesso. Le tabelle segnaletiche sono sotto la neve. Imbocchiamo il segnavia SAT 114 in direzione Malga di Brez o di Monte Ori/Britschner Alm (1845). Sbagliamo percorso e seguiamo il 26 che aggira il versante ovest del Monte Ori (1880). Dopo qualche centinaia di metri torniamo indietro e risaliamo una traccia non ufficiale con sviluppo in direzione est. La nebbia svela un crocefisso. Ora ci siamo. Scendiamo a Malga di Brez.



Torniamo sui nostri passi fino al bivio con il sentiero 3, posto poco prima di Malga di Lauregno. Attraversiamo l'Alpe Scura. Il posto è davvero bello. Gli alberi innevati hanno le sembianze di statue di ghiaccio. Il tratto finale ci fa perdere quota. In prossimità di un baito un segnavia indica la località Prieda del Gial (1680).




Risaliamo ora il 157. Si tratta di una lunga forestale che da Castelfondo (948) porta fino al Passo Castrin (1785). Le Torbiere di Monte Sous sono uno spettacolo anche sotto la neve.


Fuori dal bosco si apre la spianata del Pra del Signor. Ci fermiamo alla chiesetta degli alpini. Poco più avanti del Passo Castrin (1785) sostiamo a Malga Castrin/Aleralm (1813). Una fantastica zuppa d'orzo ci rigenera.



Il giro si può dire concluso. Non ci resta che tornare indietro fino al passo e poi scendere al parcheggio.


Una ciaspolata davvero bella che tocca alcune delle malghe delle Maddalene. L'esiguo dislivello consente elevate percorrenze, ma occorre buon orientamento in caso di neve abbondante.




1 commento:

  1. complimenti per la vs relazione, sono zone che frequentavo sempre
    quando mia moglie era in vita, e rivedendole , i ricordi mi fanno
    molto male

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