Giovedì 31 luglio 2014. Da Stenico raggiungo il borgo di Irone (o Iron). La giornata è calda. Percorro la forestale che sale in direzione Dos da Zindole ignorando in più punti i segnavia per il Passo di Faedolo (1605). Dopo una quarantina di minuti mi fermo al Bait da Caciador (Baracca Cacciatori). Il panorama sulla Val d'Algone è notevole.
Dopo le foto di rito abbandono la forestale e seguo la traccia che si inerpica nel bosco proprio dietro il baito. Da qui in avanti le pendenze sostenute mi fanno guadagnare rapidamente quota. Il sentiero, seppur faticoso, è davvero bello. Poco sopra quota 1600 un punto panoramico regala agli occhi uno scorcio del Monte Iron (1864). Le nuvole si sono fatte minacciose. Risalgo i verdissimi pascoli senza seguire una traccia precisa. Non raggiungo la croce perché incomincia a piovere.
Giunto nuovamente alla baracca mi riposo un po' prima di scendere alla macchina.
Un giro fantastico che tocca luoghi solitari. Lo sviluppo complessivo misura quasi 9 chilometri per circa 1000 metri di dislivello.
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