Sono le 14. Decido di portare l’Ale sopra Caldonazzo, verso il Monte Cimone (1525). Parcheggio la macchina nello spiazzo del campo sportivo e partiamo. La salita è facile, si sviluppa su strada forestale. Il primo tratto è all’interno di una pineta.
Ci fermiamo a bere qualcosa su una panchina posta a bordo strada. E’ caldo, quasi troppo, ma il cielo non è limpido. Davanti a noi vediamo il lago di Caldonazzo. Ripartiamo.
Questa zona l’ho calcata mille volte. Quando voglio fare foto agli animali vengo qua. Quando sono a corto di energia vengo qua. Non è difficile vedere camosci. Oggi però siamo sfortunati. Sarà colpa della caccia o di qualsiasi altra cosa, ma di bestie nemmeno l’ombra. Mi spiace per l’Ale, ma è la scusa per farla salire un’altra volta. Il cielo dietro di noi è grigio. Non è un buon segno. Torniamo indietro. Abbiamo fatto bene. Poco dopo scende il diluvio
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