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mercoledì 5 dicembre 2012

Ortisè-Baita Pozze-Baita Vegaia-Malga Pozze e ritorno


Mercoledì 5 dicembre 2012. Ciaspolata in solitaria quella di oggi. Decido di ritornare a Ortisè (1477). Il termometro segna -6. Rispetto a qualche settimana fa c'è molta più neve. Mi incammino seguendo il sentiero che sale a Malga Stabli (1814). La giornata è stupenda.




Al bivio che porta a Malga Stabli seguo la forestale che sale verso nord. Le ciaspole ora sono indispensabili.




Superato il ponte di legno una serie di tornanti portano oltre il limite della vegetazione. D'ora in avanti le uniche tracce nella neve sono le mie.



Ignoro il bivio che porta a Malga Valenaia (2112). Poco più avanti il Baito Pozze (2100) è il posto adatto per fare una pausa.



La neve è perfetta, merito della bassa temperatura. Raggiungo in rapida successione Baita Vegaia (2200) e Malga Pozze (2237). Qui mi fermo e bevo una tazza di tè. Il panorama è davvero pazzesco.





Scendo liberamente lungo il pendio fino a Baita Pozze. Da qui inizia il ritorno. Per evitare di compiere lo stesso percorso dell'andata imbocco un'alta forestale, che non è altro che l'itinerario scialpinistico riportato sulla cartina. Il bosco di abeti è fitto, ma regala molti scorci panoramici.


Al bivio in località Dosso (1586) scendo rapidamente alla macchina.



Una ciaspolata in tutta sicurezza quasi sempre su forestale. Sopra il limite della vegetazione le possibilità di escursione sono molteplici. Complessivamente il giro misura 15 chilometri per più di 800 m di dislivello e merita davvero.

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