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martedì 14 maggio 2013

Val d'Algone: Malga Nambi-Baito dei Cacciatori-Val di Sacco-Passo del Gotro-Passo Bregn de l'Ors-Doss del Sabion e ritorno via Malga Movlina


Martedì 14 maggio 2013. Risalgo la Val d'Algone fino a Malga Nambi (1374). Qui lascio il mezzo ed imbocco il 341b. Fa freddo. Il termometro segna 3 °C. Comincio a risalire la Val di Sacco. La traccia è ben segnalata ed in breve tempo sono al Baito dei Cacciatori (1800). Il manufatto poggia su una roccia e si trova in una posizione dominante. Sulla sinistra si alza il Palon dei Mughi (2321). Avvisto numerosi camosci.






Mi fermo sotto la Busa di Sacco. Troppa neve. Peccato. Volevo chiudere l'anello attorno al Palon dei Mughi scendendo dalla Val di Nardis. Non mi resta che tornare indietro fino al baito. Seguo ora il panoramico e bellissimo 341 che mi porta rapidamente ai pascoli di Passo del Gotro (1848). Spettacolo.






Gli scatti si susseguono. Il posto merita davvero. Numerose tracce del passaggio dell'orso sono evidenti fino al Passo Bregn de l'Ors (1861). Gli scorci panoramici sul Brenta sono favolosi.





Dopo le foto di rito salgo il ripido 357 che conduce al Doss del Sabion (2108). Qui mi fermo e torno indietro scendendo a Malga Movlina (1786). Nuvole minacciose si avvicinano, per cui decido di scendere rapidamente a Malga Nambi seguendo una traccia posta in prossimità del parcheggio posto subito sotto la malga. La discesa nel bosco è breve ma molto ripida. Arrivato.





Un giro che ricorderò. Estremamente vario, sa mettere insieme ambienti severi e luoghi di estrema bellezza. Non è particolarmente duro con i suoi 1100 m di dislivello e 12 km di sviluppo. 

1 commento:

  1. Così hai scoperto anche la val d'Algone, bene:)

    Gh per le impronte dell'orso :)

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