Sabato 8 ottobre 2011. Alle 7 sono a Cogolo. Seguo l’indicazione per Malga Mare (2031). Con la macchina posso arrivare fino al parcheggio in prossimità della centrale dell’ENEL. Fortunatamente non incontro nessuno perché la strada è veramente stretta. Carico i bagagli e parto. Il meteo ci ha azzeccato. Freddo e vento forte. Prendo il sentiero 102, quello che porta al Rifugio Larcher. Dopo pochi minuti arrivo a Malga Mare.
Il paesaggio è splendido, merito anche dei colori autunnali. Solo lo scorrere del Noce Bianco interrompe il silenzio della Val Venezia. In breve tempo sono a Pian Venezia (2283). Avvisto il Rifugio Larcher (2608). Ancora un’ora di cammino e sono lì.
Le forte raffiche di vento gelido rendono difficoltosa la salita. Manca poco. Un camoscio mi affianca. Ecco il Rifugio.La neve ha coperto la traccia che devo seguire. Proseguo con attenzione. Mi fermo a fare una foto al Lago delle Marmotte (2704). Torno indietro e riprendo il 104. Il più della fatica è fatto.
Da lontano scorgo il Lago Lungo (2553).
Non posso più sbagliare strada. Dietro il Lago Nero (2624) è situato l’imponente Lago Careser (2603) con l’omonima diga. Qui l’acqua entra in una condotta forzata e dopo un salto di 500 metri giunge nella centrale di Malga Mare, azionando le turbine.
Scendo verso Malga Mare seguendo il 123. Mi lascio alle spalle le strutture della società elettrica. La discesa è a zig zag, molto bella e panoramica. I larici secolari mi fanno capire che sono quasi arrivato alla macchina. Incontro un altro camoscio che non riesco a fotografare. Arrivato.Non ero per nulla sicuro di portare a termine questo giro a causa della nevicata del giorno precedente. Raramente la neve superava i dieci centimetri. Se non ci fossero state le condizioni sufficienti sarei tornato indietro. Con l’aiuto del gps e della cartina mi sono orientato anche dove il sentiero era coperto dalla neve. Sono veramente soddisfatto.
cosa non diresti per motivare il MIO acquisto...
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