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domenica 4 novembre 2012

Ciaspolata in Val di Sole: Ortisè-salita lungo la Val Molinaccio a Baito Laghetti-Malga Bronzolo-Malga del Monte Alta-Malga Stabli-Ortisè



Sabato 3 novembre 2012. Con Marco raggiungo Ortisè (1477). La vista sul Brenta è incredibile. Il balcone naturale che offre il paese è eccezionale. Alle 8.15 ci incamminiamo lungo la strada inizialmente asfaltata che sale in direzione Malga Stabli (1814) e Malga Bronzolo (2084). Ben presto siamo al bivio con il sentiero che conduce a Malga Pozze (2237). Teniamo la destra. Qualche centinaio di metri prima di Malga Stabli abbandoniamo la via principale e seguiamo la traccia riportata sulla cartina che si sviluppa lungo la Val Molinaccio.



L'ambiente si fa selvaggio. Finalmente. Avvistiamo in lontananza una costruzione in legno non  presente in cartina. Saliamo tenendo come riferimento il Rio Valletta. La quantità di acqua che scorre sotto la neve è davvero notevole e ci costringe a continui cambi di percorso.



Alle nostre spalle il Brenta innevato è uno spettacolo. La struttura in legno è il Baito Laghetti, un piccolo bivacco di nuova costruzione collocato in un posto incantato. Ne approfittiamo per bere qualcosa di caldo. 




Ripartiamo. La strada sale leggermente tra i larici. In meno di 20 minuti raggiungiamo Malga Bronzolo. Pranziamo.



Per evitare di arrivare a Malga del Monte Alta (2106) dalla forestale, decidiamo di provare a salire lungo il 121 in direzione Passo Valletta (2694), per poi scendere seguendo la cresta. A circa 2300 m siamo costretti ad abbandonare il tentativo a causa di una nebbia incredibilmente fitta. Poco male. Torniamo indietro.


Tornati alla malga non ci resta che seguire la comoda strada. Due cani ci seguono fino alla Malga del Monte Alta. Eccoci.




Sono le 15. Meglio ripartire. Salutiamo i cani. Scendiamo rapidamente lungo il 121. Dopo pochi tornanti imbocchiamo uno stretto sentierino riportato sulla cartina come traccia. E' molto lungo, ma in circa 40 minuti ci riporta sul tratto di forestale che conduce a Malga Stabli e che non abbiamo percorso in mattinata. In breve tempo siamo alla malga. Incontriamo nuovamente i due cani. Ecco da dove venivano... Cala la nebbia che ci avvolge e ci accompagna fino al punto di partenza.



Un giro a dir poco avventuroso, non preparato a tavolino, ma sviluppato in corso d'opera e che ha avuto come elemento cardine il senso dell'orientamento. Faticando un po' di più e ampliando il giro ci siamo allontanati dalle classiche caotiche strade percorse in lungo e in largo da mezzi di qualsiasi tipo. Il risultato finale ha prodotto un itinerario davvero complesso, faticoso ma molto molto appagante.

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